Il mago della Pep Army

Manchester arrivederci! Un’altra spedizione al seguito del mio adorato Manchester City si è compiuta! Un flashback d’intense emozioni rivive nel mio cuore di leale supporter. Su tutte l’azione, gustata fino in fondo grazie alla mia postazione favorevolissima nel Family Stand 1st Level dell’Etihad Stadium, del gol di David Silva. Gol che ha deciso domenica 3 dicembre un drammatico City-West Ham.

La Pep Army è a caccia del 13esimo successo consecutivo in Premier. Gli stramaledettissimi Mourinho boys non mollano però là dietro! Dopo un primo tempo stranamente sotto tono Guardiola ha effettuato a inizio ripresa il cambio giusto: è uscito lo spaesato terzino Danilo per far posto alla punta sgusciante Gabriel Jesùs. Arriva quasi subito il pareggio in spaccata di Nic “Pirlo” Otamendi. Poi è assedio alla porta di Adrian ma gli Hammers, messi bene in campo dal nuovo manager David Moyes, fan venire i brividi quando contrattaccano. Ci vorrebbe una genialata, là dove troviamo sempre o quasi dieci guerrieri costantemente asserragliati nella loro area di rigore.

Questione di pochi interminabili secondi. Il sosia di Prince Harry, al secolo Kevin De Bruyne, estrae dal magico cilindro un sapiente assist di destro che va a planare sul sinistro del Mago. Chi è il Mago, direte voi? Ma è David Silva che, al volo, infila con un tocco preciso nell’angolo lontano: io e tutti i Blue Mooners assiepati dietro alla porta dell’incolpevole Adrian restiamo in trance. Per un attimo, of course! Poi la gioia si manifesta in abbracci, pacche sulle spalle, gimme five e yeah urlati con quanto fiato abbiamo in gola. Un’altra battaglia vinta, come col Southampton qualche giorno prima, come nelle trasferte di Bournemouth e Huddersfield, in piena zona … City!

Conrad, il mare e quella ragazza …

Sradicato dalla propria terra, la Polonia. Esiliato poi in Siberia con la sua famiglia per l’attività considerata sovversiva del padre dallo Zar di Russia. Ben presto orfano di entrambi i genitori. Cresciuto da uno zio troppo incline agli agi di una vita decorosa, certo, ma anche maledettamente noiosa. Può la solitudine essere un vantaggio? Sì se affrontata in mare, vale a dire il Destino Supremo per Józef Teodor Nalek Konrad Korzeniowski.

Conrad-barco

Imbarcatosi a 19 anni dal porto di Marsiglia, la vita all’improvviso dischiude ogni ben di Dio. Avventure, amori, amicizie, ricchezze improvvise. Ma anche rovesci finanziari, sbalzi repentini d’umore, incontri ravvicinati con personaggi tutt’altro che raccomandabili. Una traversata via l’altra sbarca per trascorrervi solo qualche mese a Norwich, sud-est dell’Inghilterra. Lo coglie il sacro furore per i libri scritti in inglese. Lui, che già conosce alla perfezione polacco e francese, imparerà così bene la nuova lingua al punto di mettersi a scrivere, uno dopo l’altro, alcuni capolavori della letteratura moderna. Lord Jim, Nostromo, L’agente segreto, Cuore di Tenebra, ma soprattutto Il caso: romanzo in cui descrive minuziosamente e con sapiente maestria il carattere controverso di due uomini e due donne davvero indimenticabili per il lettore. Dicono che sia stata una tremenda delusione amorosa con una deliziosa ragazza originaria del Devonshire a fargli maturare la decisione di scrivere. Jozef Korzeniowski fu per tutti Joseph Conrad: per me un narratore sopraffino, da prendere a piccole dosi come i ricostituenti ogni volta che uno cade malato. Ah quanto vorrei averlo incontrato almeno una volta, con sullo sfondo il suo adorato mare, mentre mi parlava di quella ragazza che …